lunedì 21 febbraio 2022

3)Il Senato della Repubblica “assolve” ex sottosegretario

Il Senato della Repubblica “assolve” l’ex sottosegretario all’interno Stefano Candiani, sconfessando per ben due volte l’ordinanza del Gup di Catania che aveva disposto l’imputazione coatta per lui e per l’ex assessore alla Sicurezza del Comune di Catania, Fabio Cantarella, con l’accusa per istigazione all’odio raziale in merito a un video postato sulla pagina del senatore leghista col quale si denunciavano le condizioni del quartiere San Berillo definendolo un “quartiere in mano agli immigrati clandestini” dove “regnano spaccio, contraffazione e prostituzione” e anche “patria dell’illegalità”. Leggi anche http://mauriziodangelo.blogspot.com/2020/01/odio-razziale-assolti-in-due.html http://mauriziodangelo.blogspot.com/2020/10/processo-per-esponente-lega.html

1 commento:

  1. https://www.messinaoggi.it/website/2022/02/18/immunita-a-candiani-nessun-processo-per-istigazione-razziale/

    Il Senato della Repubblica “assolve” l’ex sottosegretario all’interno Stefano Candiani, sconfessando per ben due volte l’ordinanza del Gup di Catania che aveva disposto l’imputazione coatta per lui e per l’ex assessore alla Sicurezza del Comune di Catania, Fabio Cantarella, con l’accusa per istigazione all’odio raziale in merito a un video postato sulla pagina del senatore leghista col quale si denunciavano le condizioni del quartiere San Berillo definendolo un “quartiere in mano agli immigrati clandestini” dove “regnano spaccio, contraffazione e prostituzione” e anche “patria dell’illegalità”.

    I due esponenti della Lega si era difesi sostenendo di aver denunciato “senza offendere nessuno, una situazione oggettiva di illegalità che è da anni sotto gli occhi di tutti”. Una tesi accolta dalla Procura di Catania che aveva chiesto l’archiviazione perché “il fatto non sussiste o comunque non costituisce reato”, mentre l’associazione “Rita Atria”, con l’avvocato Goffredo D’Antona, si era opposta. Una tesi, quella della procura, non condivisa dal gip etneo Giuseppina Montuori che aveva invece ordinato l’imputazione coatta di Candiani e Cantarella ritenendo le frasi idonee a configurare il reato di istigazione all’odio raziale. I gupnelle oltre venti pagine di ordinanza si era spinta oltre escludendo a priori la possibilità che Candiani potesse beneficiare dell’immunità parlamentare, ritenendo la posizione del senatore del Carroccio come “del tutto identica” a quella dell’onorevole Borghezio anche in riferimento all’applicazione delle previsioni dell’articolo 68 della Costituzione, avendo egli manifestato le proprie idee fuori dalla sede parlamentare e fuori dei limiti dell’insindacabilità.

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