Firenze.
Istigazione all’odio razziale, sì al sequestro di Radio Studio 54
http://mauriziodangelo.blogspot.com/2019/08/definisce-kyenge-mostriciattolo-giudici.html
https://mauriziodangelo.blogspot.com/2019/09/2-verra-processato-speaker-contrario.html
Via
libera al sequestro preventivo degli impianti di Radio Studio 54, per
gli indizi del reato di istigazione all’odio razziale. Nel mirino dei
giudici è finita la trasmissione “Voce del popolo”, nel corso della
quale, secondo l’accusa, venivano propaganadate e diffuse idee fondate
sulla superiorità e sull’odio razziale ed etnico. La Cassazione
(sentenza 3722) ha respinto il ricorso del fondatore e conduttore Guido
Gheri, e nel confermare il sequestro i giudici hanno ribadito che per
far scattare il reato di isgazione all’odio razziale non basta un
sentimento di generica antipatia.
L’odio razziale
L’odio
razziale ed etnico «è integrato da un sentimento idoneo a determinare
il cncreto pericolo di comportamenti discriminatori». Una proganda
dunque finalizzata a influenzare il comportamento o la psicologia di un
vasto pubblico e a raccogliere adesioni. Il - razzismo sottolinea la
Suprema corte - è fondato sulla qualità personale del soggetto e non -
invece - sui suoi comportamenti. Un contesto in cui, al momento, sembra
rientrare il comportamento dello speaker, un dj negli anni 80 abbastanza
noto in Toscana. L’indagato in più occasioni aveva definito gli
extracomunitari presenti in Italia, in quanto tali, “cannibali,
stupratori e ladri”.
L’impulso a delinquere di orgine etnica
Gheri
ricollegava solo alla loro «peraltro variegata etnia, la propensione a
commettere i più vari, ed odiosi delitti, alla cui consumazione -
scrivono i giudici - sarabbero pertanto condotti non dalla loro volontà
di singoli individui ma da un ineluttabile destino e da un incoercibile
impulso derivanti esclusivamente dalla loro origine etnica». Il
conduttore per evitare di essere ancora accusato di istigazione all’odio
razziale come già avvenuto in passato, aveva trovato un “brillante”
escamotage: aveva sostituito il termine extracomunitari con “marziani”.
Nessun segnale di ravvedimento
Per
la Cassazione basta per confermare il sequestro degli impianti. Anche
alla luce della ricostruzione fatta dal Tribunale sui passaggio di
titoloraità della licenza di Radio Studio 54, rimasta nello stretto
ambito familiare. L’indagato si è dunque garantito - spiega la
Cassazione - «il dominio sulla sua programmazione, anche assumendo
personalmente il ruolo di conduttore dell’unica strasmissione parlata».
Circostanza che scioglie ogni dubbio, allo stato degli atti, «sulla
strumentalità del mezzo alle intenzioni e alla volontà dell’indagato,
così che il pericolo che egli commetta altri reati della medesima specie
appare davvero concreto, anche alla luce di numerosi pregressi, e
successivi, analoghi episodi». Nè,sostengono i giudici, il conduttore dà
segnali di “resipiscenza”. A sostegno di Gheri, in passato si erano
mossi dei giornali secondo i quali le toghe rosse e la sinistra volevano
mettere un bavaglio ad una radio che non prende soldi pubblici, e far
tacere chi aveva pensato una trasmissione mattutina, una delle poche
voci libere, seguita da quasi mezzo milione di persone.
https://www.ilsole24ore.com/art/istigazione-all-odio-razziale-si-sequestro-radio-studio-54-ACsP4IFB
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