Arriva il giudizio
del Consiglio italiano dei rifugiati.
"Il trailer di Checco Zalone per
il nuovo film? Quella non è una provocazione.
E'
una giustificazione del razzismo, direi quasi un'istigazione al
razzismo".
Sono parole di Roberto Zaccaria, ex numero uno della Rai,
costituzionalista, più volte parlamentare del Pd, oggi presidente del
Cir Consiglio italiano dei rifugiati), nel cui board, come direttore,
siede anche il prefetto Mario Morcone, già capo di gabinetto di Marco
Minniti al Viminale, uno dei massimi esperti italiani d'immigrazione.
"Il grande successo mi
sembra un'aggravante, purtroppo", commenta Zaccaria.
Il
presidente del Cir ha visto sui siti e in tv il trailer del nuovo film
di Zalone, "Tolo Tolo", che esce il primo gennaio. Della trama si sa ben
poco. Si parla certamente di immigrazione, è stato girato anche in
Africa, c'è una particina persino per il politicamente correttissimo
Nichi Vendola, bersaglio di una straordinaria imitazione di Zalone. Ma
da qualche giorno, sul web e in tv, gira il promo del film: una canzone
in stile Celentano che si intitola "Immigrato". E' già supercliccata.
Spicca nella homepage di Youtube.
L'extracomunitario
viene dipinto con ironia come onnipresente nelle nostre vite: chiede
spiccioli, pulisce i vetri e non ci lascia mai in pace. Alla fine ruba
la moglie a Zalone infilandosi nel loro letto. Zaccaria ne deve aver
parlato in giro, indignato, anche con gente dello spettacolo visto che
la sua compagna è Monica Guerritore.
L'ex
presidente della Rai è rimasto colpito in particolare dalla scenetta
finale, con lo straniero coricato insieme alla consorte del comico.
"Continuano a ripetermi: ma guarda che è satira, è un ribaltamento dei
luoghi comuni. Io non credo proprio".
Per
il capo del Cir "la satira è un'altra cosa, si rivolge contro i potenti
e il potere in generale, non contro i soggetti più deboli". E aspettare
di guardare il film prima di giudicare, presidente? "Certo, andrò al
cinema. Vediamo se la morale è diversa dal trailer. Ma sa una cosa? Sono
convinto che rideranno molto di più coloro che pensano che
l'immigrazione sia un grave problema, che condannano l'invasione
rispetto a chi sostiene una forma regolare di accoglienza".
Solo
la visione della pellicola o un intervento dello stesso Zalone può
smentire l'impressione del presidente del Consiglio rifugiati. Una onlus
che lavora da anni con gli Sprar soprattutto a Catania, in Puglia, a
Roma, in Veneto e a Badolato, lo storico punto di accoglienza dei curdi.
Ha sportelli per l'assistenza legale in tutta Italia. Un ufficio a
Tripoli dal 2008 e uno in Tunisia, le basi di partenza dell'immigrazione
verso l'Italia. "Ho letto su Huffington post una ricostruzione di
Giuliano Cazzola - dice Zaccaria - che ricordava come nei cabaret della
Germania di Weimar si suonavano canzoncine ironiche sugli ebrei. Poi
sappiamo come è finita. Ecco, il momento storico non mi sembra il più
adatto per fare comicità su rifugiati e stranieri".
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