Aveva apostrofato una giovane di origine straniera mentre andava a scuola: "E'
inutile che studi, tanto finirai sulla strada come le altre. Torna al
tuo paese".
Per questa ragione un torinese di 53 anni è finito a
processo per propaganda e istigazione a delinquere per motivi
di discriminazione razziale, etnica e religiosa.
Il
procedimento è cominciato questa mattina in tribunale davanti ai giudici
della prima sezione penale (presidente Silvia Bersano). L’uomo è difeso
dall’avvocato Federica Galfione mentre la famiglia della giovane non si
è costituita parte civile.
Secondo la
difesa non si tratta di razzismo: l’uomo soffre di disturbi psichici, ma
non si è sottoposto alla perizia richiesta dal sostituto procuratore
Eugenia Ghi. Agli atti dell’indagine sono state acquisite le relazioni
dei servizi socio-assistenziali.
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