Brigitte Bardot
è stata incriminata in Francia per
incitamento all’odio razziale (Legge gayssot). Nel mirino dei magistrati sono finite
alcune recenti critiche avanzate dalla diva ottantaquattrenne, paladina
dei diritti degli animali, alla popolazione del possedimento francese
di Réunion, isola situata a est del Madagascar, nell’oceano Indiano, e
abitata prevalentemente da soggetti di etnia africana e dravidica.
L’ex
attrice aveva infatti ultimamente rivolto parole dai toni accesi
all’indirizzo degli abitanti del territorio in questione, accusandoli di
praticare violenze ai danni della fauna locale. In particolare, la
Bardot aveva biasimato i rituali induisti celebrati dagli isolani
originari del subcontinente. Tali pratiche religiose prevedono il
sacrificio di diversi tipi di animali (capre, cani, gatti), i quali
vengono sgozzati, decapitati e svuotati delle interiora.
È
stato proprio il trattamento riservato agli animali coinvolti nella
cerimonia indù a scatenare l’invettiva dell’ex attrice nei confronti
della popolazione della Réunion. La donna ha quindi manifestato la sua
indignazione inviando recentemente una nota di protesta alle istituzioni
dell’isola, nella quale definisce gli abitanti del possedimento
francese d’oltremare dei “perversi selvaggi”.
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