sabato 14 febbraio 2015

Carlo Bonney sulla Legge Negazionismo

Posto articolo sulla legge anti-revisionismo, impropriamente detta legge negazionismo.

In un ‘epoca di pieno revival  della Dc in salsa renziana, con un Mattarella Presidente ed un Sanremo cerchiobottista  che espone con eguale disinvoltura una famiglia  con nove figli e un travestito con la barba, tanto per accontentare tutti gli “umori” popolari, non poteva mancare un aggiornamento della Legge Reale.
Per i più giovani, la legge è del  22 maggio 1975,  porta la firma del repubblicano Oronzo Reale, e fu approvata dall’allora pentapartito a guida DC ( ricorda qualcosa dell’oggi?)  con il pretesto di combattere gli “opposti estremismi” ed il terrorismo  di allora:in realtà per varare una serie di norme liberticide, tra le quali spiccavano l’estensione del fermo preventivo fino a 96 ore senza  poter consultare un avvocato e l’estensione dell’uso legittimo delle armi da parte delle forze di polizia che causò molti morti ammazzati nelle piazze italiane.
Ora, senza colpo ferire, ieri al Senato, la legge Reale ha conosciuto un revival, anche se oggi  dei cd anni di piombo non se ne vede onestamente traccia, con un ardito collegamento di questo reperto legislativo con il DDL contro il cd negazionismo.
In pratica si prevede un'aggravante di pena di anni tre  della legge Reale  “se la propaganda, la pubblica istigazione e il pubblico incitamento a commettere atti di discriminazione razziale si fondano in tutto o in parte sulla negazione della Shoah, dei crimini contro l'umanità e dei crimini di guerra, come definiti dallo statuto della Corte penale internazionale”.
Sul piano giuridico e tralasciando altre considerazioni di merito sul fenomeno il testo è un abominio, poiché configura un vero e proprio reato di opinione collegandolo a motivazioni di ordine pubblico come quelle che sottintendevano la legge del 1975.Cioe’ ragioni di 40  anni fa.
Non solo, la succitata fattispecie di reato  
è molto “larga ed estensiva“ e permette a qualsiasi giudice di stabilire nessi e collegamenti del tutto ipotetici, basta che siano riconducibili a presunte negazioni della Shoah o, attenzione a crimini contro l’umanità o crimini di guerra non ben specificati.Insomma dobbiamo pensare che sia escluso dalla fattispecie penale anche chi su Internet scrive che le bombe atomiche americane su Hiroshima e Nagasaki erano giuste e legittime e bisognerebbe oggi nuclearizzare la Siria di Assad?E questo solo perché  in questo caso non si negherebbe l’esistenza della Shoah ? Oppure anche Hiroshima e Nagasaki rientrano nella fattispecie dei “crimini contro l’umanità”?Un dibattito non da poco…
Probabilmente e maliziosamente supponiamo che di questi casi ne vedremo pochi in Tribunale, ma siamo più portati a credere che si verifichino casi in cui un giovane che fa il saluto romano ad un presente commemorativo, con quel gesto, compiendo apologia di fascismo, regime storicamente alleato della Germania nazionalsocialista possa ritenersi  colpevole  di atti di propaganda  o di pubblica istigazione o di pubblico incitamento a commettere atti di discriminazione razziale. Collegamento assai incerto e zoppicante direte voi, ma volendo la norma è “larga “..volutamente “larga”…Infatti siamo al delirio giuridico: almeno la Legge Reale conteneva fattispecie precise, dettagliate sugli atti punibili (uso del travisamento durante manifestazioni di piazza, detenzione di armi o di esplosivi, etc) , mentre qui siamo di fronte a pure illazioni che possono rientrare , a seconda dell’umore degli organi inquirenti, in una fattispecie penale assai grave.D’altra parte lo stesso humus ha prodotto il famigerato DDL Scalfarotto, che in pratica , con il paravento ideologico della lotta all’”omofobia” introduce il divieto di pensare e criticare pubblicamente la montante propaganda omosessualista ed il dilagare dell’ideologia “gender”. Anche in questo caso le fattispecie di reato sono volutamente larghe e generiche, in modo da poter colpire chiunque dissenta dall’opinione dominante .E così un genitore che non voglia che il figlio  debba sorbirsi la  pappina della “naturalezza” dei comportamenti omosessuali a scuola, magari attraverso un corso finanziato dal provvido Comune, rischierebbe l’inquisizione. Come già avviene nella “civilissima” Germania .
Anche in questo caso è il PD  a farsi portatore di queste leggi liberticide e da Stato di polizia : il fatto non ci meraviglia vista la provenienza ideologica e culturale , ma ci chiediamo dove siano finiti gli altri partiti, gli “intellettuali critici”, i paladini del garantismo, i liberali del pensiero, i “voltaireiani” alla Charlie ?
Con questo andazzo, tra poco sarà approvata una legge che stabilisce  cosa si può dire pubblicamente tout court. Ci penserà  quindi la Psico polizia a decidere quello che si può e quello che non si può dire. Tra un Sanremo e un Mattarella. Stavolta  però non è colpa  del povero Reale: davanti a queste sconci giuridici, inorridirebbe persino il ferreo Oronzo.
http://www.noreporter.org/index.php?option=com_content&view=article&id=22572:il-ritorno-della-legge-reale&catid=5:tempi-moderni&Itemid=20

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