La Legge Mancino è anticostituzionale perché in contrasto con l’art. 21 della Costituzione che garantisce libertà di espressione ai cittadini. Nel 1974, negli anni del terrorismo comunista, la Corte Costituzionale dichiarò illegittimo l’art. 415 del Codice penale nella parte in cui prevedeva come reato l’istigazione all’odio tra le classi sociali. La motivazione in quel caso era proprio l’art. 21 della Costituzione: due pesi, due misure…
martedì 12 luglio 2016
Vicenza:controllore ffss indagato
procuratorecapo di Padova Matteo Stuccilli, venuto a conoscenza della denuncia di una ricercatrice circa un presunto episodio di razzismo nei confronti di una famiglia di colore che un capotreno non avrebbe fatto salire sul treno Padova-Milano, ha deciso di aprire un fascicolo per far luce su quanto accaduto, ipotizzando il reato di discriminazione razziale e violazione della Legge Mancino. Il procuratore capo ha delegato la Digos per le indagini, finalizzate a ricostruire quanto effettivamente successo.*
Intanto anche Trenitalia ha fatto le sue verifiche, sulla base delle informazioni che è riuscita a ottenere, solo dopo due giorni di richieste, dalla testimone del fatto il cui racconto, affidato a un post della sua pagina Facebook è stato rilanciato dal giornalista di Radio Rai Ruggero Po, ottenendo centinaia di condivisioni e una ridda di commenti. Secondo quanto ha appurato Trenitalia, il biglietto esibito dalla famiglia - papà, mamma e bimbo di circa tre anni - era stato acquistato ma anche rimborsato. I posti sul treno risultavano quindi liberi. L’accertamento è stato effettuato dal personale anti-frode di Trenitalia che ha subito informato il capotreno del Padova-Milano. Secondo la versione di Trenitalia, quest’ultimo - dal curriculum impeccabile - avrebbe informato gli utenti che se fossero saliti nel treno non solo avrebbero dovuto pagare il prezzo del biglietto ma anche la maggiorazione. Trenitalia spiega che non sono rari i casi di frode per biglietti pagati e rimborsati all’insaputa dei titolari: capita quando si acquistano da canali “alternativi”, da veri e propri truffatori che approfittano della buona fede delle persone. Oppure capita anche che di un biglietto regolarmente acquistato nelle postazioni self-service in stazione, venga carpito il codice “Pnr”da una terza persona che ne richiede il rimborso all’insaputa del titolare................................https://www.youtube.com/watch?v=bSvLpQ0vpU0
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