martedì 12 luglio 2016

Vicenza:controllore ffss indagato


 procuratorecapo di Padova Matteo Stuccilli, venuto a conoscenza della denuncia di una ricercatrice circa un presunto episodio di razzismo nei confronti di una famiglia di colore che un capotreno non avrebbe fatto salire sul treno Padova-Milano, ha deciso di aprire un fascicolo per far luce su quanto accaduto, ipotizzando il reato di discriminazione razziale e violazione della Legge Mancino. Il procuratore capo ha delegato la Digos per le indagini, finalizzate a ricostruire quanto effettivamente successo.*
Intanto anche Trenitalia ha fatto le sue verifiche, sulla base delle informazioni che è riuscita a ottenere, solo dopo due giorni di richieste, dalla testimone del fatto il cui racconto, affidato a un post della sua pagina Facebook è stato rilanciato dal giornalista di Radio Rai Ruggero Po, ottenendo centinaia di condivisioni e una ridda di commenti. Secondo quanto ha appurato Trenitalia, il biglietto esibito dalla famiglia - papà, mamma e bimbo di circa tre anni - era stato acquistato ma anche rimborsato. I posti sul treno risultavano quindi liberi. L’accertamento è stato effettuato dal personale anti-frode di Trenitalia che ha subito informato il capotreno del Padova-Milano. Secondo la versione di Trenitalia, quest’ultimo - dal curriculum impeccabile - avrebbe informato gli utenti che se fossero saliti nel treno non solo avrebbero dovuto pagare il prezzo del biglietto ma anche la maggiorazione. Trenitalia spiega che non sono rari i casi di frode per biglietti pagati e rimborsati all’insaputa dei titolari: capita quando si acquistano da canali “alternativi”, da veri e propri truffatori che approfittano della buona fede delle persone. Oppure capita anche che di un biglietto regolarmente acquistato nelle postazioni self-service in stazione, venga carpito il codice “Pnr”da una terza persona che ne richiede il rimborso all’insaputa del titolare................................https://www.youtube.com/watch?v=bSvLpQ0vpU0

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