giovedì 11 agosto 2016

6 mesi di prigione per aver negato le gasazioni di Dachau

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Il 2 agosto il revisionista tedesco Gerd Ittner ci ha segnalato un verdetto emesso il 28 luglio dal tribunale di Norimberga nei confronti di un revisionista, il dr. Johannes Lerle, dottore in teologia, che ha già fatto in passato un anno di prigione per contestazione dell'Olocausto (vedi il nostro messaggio del 18 giugno 2007 intitolato “Ancora due tedeschi perseguitati”). Il dr. Johannes Lerle è condannato a 6 mesi di prigione senza condizionale per aver distribuito dei volantini che negano l'esistenza di camere a gas a … Dachau!!
Se quest'assenza di camere a gas a Dachau è conosciuta ufficialmente dal 1960 (vedi l'articolo di “Die Zeit” del 19 agosto 1960 intitolato “Keine Vergazung in Dachau – nessuna gasazione a Dachau – firmato dal direttore dell'Istituto di storia contemporanea di Monaco dell'epoca, Martin Broszat), i giudici di Norimberga non ne hanno voluto sapere.
Ma l'affare sarà giudicato di nuovo in appello.
Nell'emettere il suo verdetto, il giudice ha fatto un lapsus significativo: rivolgendosi al dr. Lerle l'ha chiamato “signor Galileo”!

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