Borgosesia(VC).
Per debellare la piaga dell’accattonaggio, spesso molesto, il
sindaco leghista di Borgosesia (Vercelli) Paolo Tiramani ha emesso
un’ordinanza per multare le coop, in quanto responsabili di
omessa vigilanza nei confronti del loro ospite. Il provvedimento ha
passato il vaglio della Prefettura.
Eppure gli avvocati dell’Asgi (Associazione studi giuridici sull’immigrazione) hanno annunciato su Repubblica una denuncia per “discriminazione razziale”.
Nel mirino anche un altro Comune della provincia, San Germano
Vercellese, dove il sindaco della Lega, Michela Rosetta, prevede multe
salate per chi ospita presunti profughi senza avvisare preventivamente
il municipio. L’associazione ha scritto al prefetto di Vercelli, Mario
Rosa Trio, il quale ha risposto per mezzo stampa rilevando che “non
esistono gli estremi per un nostro intervento”. Nonostante la battuta
d’arresto, Asgi intende fare causa ad altre decine di amministrazioni
del Nord che a loro avviso praticano discriminazioni in base alla razza:
“I prefetti non si oppongono abbastanza”, dicono.
Tiramani spiega al Populista che il sodalizio è “probabilmente in cerca di visibilità mediatica. Non capisco dove sia la discriminazione razziale, è un’accusa assurda.
Il provvedimento, tra l’altro, non colpisce l’immigrato bensì le
cooperative che lucrano incassando i soldi dei contribuenti senza
vigilare sui loro ospiti, i quali dovrebbero essere occupati in attività
giornaliere senza dedicarsi all’accattonaggio”.
Il primo cittadino di Borgosesia è allibito: “Evidentemente per
questa associazione non vanno colpiti coloro che fanno business sulla
pelle di queste persone, ma gli Enti che tentano di ristabilire ordine
sicurezza a favore dei cittadini”. L’efficacia dell’ordinanza dovrebbe
indurre a qualche riflessione. Tiramani racconta com’è nata: “Su
indicazione dei cittadini abbiamo effettuato diversi controlli
identificando gli immigrati che chiedevano l’elemosina. Per 5 giorni di
fila abbiamo identificato il medesimo ospite di una cooperativa. Emessa l’ordinanza, il fenomeno è completamente sparito: le coop hanno iniziato a controllare i loro ospiti”.
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