Per i giudici di Macerata la frase non costituisce reato.
I magistrati del collegio hanno invitato a dedurre l’applicabilità dell’articolo 129 del codice di procedura penale determinando l’assoluzione immediata di Tommaso Golini, coordinatore provinciale di Forza Nuova, perché il fatto non costituisce reato.
L’uomo è accusato di propaganda di idee fondate sull’odio razziale, etnico e religioso sulla base della Legge Mancino contro la xenofobia e diffamazione aggravata nei confronti dell’ex ministro. A maggio del 2013 avrebbe affisso un manifesto accanto alla sede del Pd con la scritta “Kyenge torna in Congo”. Il prossimo 23 febbraio le parti dovranno presentare un’apposita documentazione.
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