Francia. CVD come volevasi dimostrare la legge Gayssot non punisce gli ebrei essedno stata ideata e scritta da un ebreo (Laurent Fabius) per tutelare gli ebrei di Francia e di Israele da ogni critica. Se un musulmano porta in giudizio un ebreo, il giudice lo assolve.
Lo storico francese Georges Bensoussan è stato assolto dall’accusa di istigazione all’odio razziale contro la Comunità islamica
Fonte:
Moked.it
Moked.it
Autore:
Daniel Reichel
Daniel Reichel
Francia, assolto lo storico Bensoussan dall’accusa d’istigazione all’odio
Lo storico francese Georges Bensoussan è
stato assolto dall’accusa di istigazione all’odio razziale contro la
Comunità islamica. Il verdetto, pronunciato dai giudici della 17esima
Corte penale di Parigi, è stato reso pubblico nelle scorse ore e pone
fine a una querelle iniziata nel 2012. In gioco, come più volte
ricordato dai filosofi Alain Finkielkraut e Henry Bernard-Lévy, la
libertà d’espressione. A far scoppiare il caso, la denuncia presentata
da alcune associazioni francesi antirazziste (Ligue des droits de
l’homme, Licra, MRAP, SOS-Racisme ainsi que le Collectif contre
l’islamophobie en France – CCIF) a seguito di una frase pronunciata da
Bensoussan, ebreo francese di origine marocchina e responsabile
editoriale del Mémorial della Shoah di Parigi, durante un’intervista
radiofonica con Finkielkraut: in Francia, “nelle famiglie arabe, tutti
sanno, ma nessuno ammette, che l’antisemitismo è trasmesso attraverso il
latte materno”, la denuncia di Bensoussan. Il riferimento dello storico
si concentrava in particolare sull’antisemitismo diffuso tra i
musulmani delle banlieues francesi, ostacolo alla loro integrazione e
retaggio di una tradizione antisemita ben presente nel Maghreb, ovvero
nei loro paesi d’origine. Un argomento a cui Bensoussan ha dedicato ampi
e puntuali studi, tra cui il libro Juifs en pays arabes: Le grand
déracinement 1850-1975 (2012). Distorcendo l’analisi la sua analisi, le
associazioni che lo hanno querelato hanno interpretato la sua frase come
un riferimento razzista. “Siamo di fronte a un antirazzismo deviato che
chiede di criminalizzare un’inquietudine, invece che combattere ciò su
cui si fonda. Se i giudici cedono, sarà una catastrofe intellettuale e
morale”, aveva messo in guardia Finkielkraut. Ma il tribunale ha dato
ragione a Bensoussan pronunciando una sentenza di assoluzione: “le
osservazioni incriminate – spiega la Corte – sono state tenute in un
contesto particolare” e soprattutto “il reato di istigazione all’odio,
alla violenza e alla discriminazione prevede, perché si configuri, un
elemento intenzionale”, elemento assente nel caso di Bensoussan.
Non solo, i giudici sottolineano che le
parole dello storico non erano un invito a dividere la Francia in due
comunità, quella islamica e quella non, ma al contrario un appello
all’integrazione della prima nella società francese. “Il convenuto –
spiegano i giudici, secondo quando riporta Le Figaro – non può essere
accusato di aver suscitato o di voler suscitare un senso di ostilità o
di rifiuto nei confronti di un gruppo di persone e ancor meno di aver
esplicitamente istigato la commissione di atti precisi contro questo
gruppo”. La corte ha anche dichiarato inammissibile la costituzione come
parte civile del Collectif contre l’islamophobie en France.
“Gli avvocati del CCIF e alcuni dei
testimoni – commentava Bernard Henry Lévy – hanno approfittato di questa
insperata tribuna per affermare la loro ossessione, ispirata dagli
ideologi e attivisti più radicali del Jihadismo, di un’islamofobia che
non sarebbe altro che una maschera del razzismo”. Ma costoro hanno
perso. Quello che però inquieta è la direzione che queste associazioni
antirazziste hanno preso, come rilevava su questo portale la storica
Anna Foa parlando in particolare del Mrap (Movimento contro il razzismo e
per l’amicizia fra i popoli): “nato nel dopoguerra con un’impostazione
di lotta contro il razzismo e l’antisemitismo, il MRAP si è venuto
sempre più trasformando in un movimento volto a combattere
esclusivamente il razzismo antimusulmano. Ma sembra che ormai non
conosca nemmeno più il significato della parola ‘razzismo’ – spiegava la
storica – e si sia tramutato in un movimento filo islamico e di
violento attacco a Israele e agli ebrei in genere, tanto da determinare
una scissione con gli altri movimenti antirazzisti”.
Bensoussan aveva parlato a riguardo di
“terrorismo intellettuale”, che però, come dimostra la sua piena
assoluzione, non ha trovato sponda nella giustizia francesehttp://www.osservatorioantisemitismo.it/articoli/lo-storico-francese-georges-bensoussan-e-stato-assolto-dallaccusa-di-istigazione-allodio-razziale-contro-la-comunita-islamica/
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RispondiEliminaLettura illuminante.
RispondiEliminaAltro libro" l'ebreo attraverso I secoli" in PDF gratis di Giuseppe Panunzi imperdibile del 1898!!
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