Pescara. Il 15 luglio 2013 aveva affisso dei cartelli
per manifestare il suo disappunto contro la ministra italo/congolese Kyenge (PD). Per questo era stato rinviato a giudizio dal PM Giuseppe Bellelli.
Oggi il GIP del Tribunale di Pescara, Gianluca Sarandrea, ha disposto il NON LUGO A PROCEDERE e l'inapplicabilità della Legge Mancino (per cui rischiava fino a 4 anni di carcere).
L'uomo, Marco Forconi, ha dedicato la vittoria ai suoi genitori, che si videro perquisire la casa nottetempo da personale della polizia politica chiamata Digos.
Restano i soldi spesi e il tempo perso.
Qui il precedente articolo:
http://mauriziodangelo.blogspot.it/2015/04/pescara-manifestante-indagato-e.html
La Legge Mancino è anticostituzionale perché in contrasto con l’art. 21 della Costituzione che garantisce libertà di espressione ai cittadini. Nel 1974, negli anni del terrorismo comunista, la Corte Costituzionale dichiarò illegittimo l’art. 415 del Codice penale nella parte in cui prevedeva come reato l’istigazione all’odio tra le classi sociali. La motivazione in quel caso era proprio l’art. 21 della Costituzione: due pesi, due misure…
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