giovedì 28 marzo 2013

GA: Il sonno dei mostri crea l'incubo della Ragione

Il sonno dei mostri crea l'incubo della Ragione

da Gabriele Adinolfi (Note) il Giovedì 28 marzo 2013 alle ore 14.48


Mirko Viola e altri tre coimputati vengono processati a Roma per reati ideologici associativi.Il telegiornale si è appena espresso stigmatizzando le opinioni che ha definito deliranti e riprovevoli. Giusto per il telegiornale condannare chi esprima opinioni che  definisce deliranti o riprovevoli. Opinioni? Vade retro!Cosa venga esattamente contestato ai quattro imputati non lo so esattamente. Lo deduco appunto dal telegiornale. Avrebbero osato scrivere su di un blog americano – dove ciò è perfettamente legale – che sarebbe in atto una “congiura dempolutogiudaica”.Intendiamoci: esiste una regola, se non proprio una legge (ma quella la si trova di sguincio) che vieta in Occidente (tranne Inghilterra, Danimarca, Stati Uniti, Canada) di esprimere una simile opinione. Perché mai esista una legge simile e che bisogno ci sia di essa non è dato sapere: quel che si sa è che i sudditi devono sottostare alle leggi, anche a quelle non ancora scritte.E  può accadere che i sudditi debbano rispondere a leggi ancora non scritte pur avendole violate in spazi giuridici che non le contemplano!E' quanto mi pare sia accaduto per il processo in corso a porte chiuse (ma non per la comunità ebraica che è parte civile).Un processo a porte chiuse che il solito sensazionalismo dei media ha condito di omicidi etnici che non c'azzeccano per nulla, tra i quali l'enigmatico e oscuro caso Casseri.


Questo è quanto accade. Dei sudditi vengono processati, messi all'indice e saranno pesantemente condannati per avere espresso delle opinioni definite inaccettabili, nonostante l'abbiano fatto senza violare leggi esistenti e addirittura in uno spazio giuridico che ne definisce chiaramente il diritto.Se esistessero oggi in Italia uomini liberi e coraggiosi, uomini onesti e dignitosi, di qualsiasi colore politico, di qualsiasi opinione politica, di qualsiasi sensibilità,  anche opposta a quella degli imputati, anche irriducibilmente avversa a quella degli imputati, essi alzerebbero la voce contro il liberticidio che è un delitto contro tutti.Invece in Italia annoveriamo soprattutto individui o gruppi  egoisti, miopi, individualistici e preoccupatissimi di non fare attrito, di non subire scomuniche, di non mettersi di traverso.In Italia è possibile che si alzi la voce, a sinistra ma  anche in parte all'estrema destra, per difendere i diritti del pluriomicida Cesare Battisti ma nessuno è disposto a difendere la libertà di pensiero di Mirko Viola e dei suoi coimputati perché sarebbe forse pericoloso ma sicuramente  sconveniente, imbarazzante, da veti salottieri.Non c'è pertanto da stupirsi se gli italiani subiscono senza batter ciglio tutte le angherie cui sono sottoposti da un anno e mezzo, se s'inchinano a chi li piega e se come reazione massima commettono suicidio. Quello che dovrebbe sbalordire invece è come mai molti di coloro che si lamentano della passività quotidiana degli italiani non si accorgano che proprio loro si stanno comportando esattamente così.Che importa il liberticidio? Che importa se vengono applicate leggi contorte e forzando gli spazi giuridici che impongono il cosa e il come pensare?Che importa notare che ciò non accadeva in modo così sfrontato neppure sotto Stalin o nel regime della Stasi?Quel che conta è che il castigo non riguarda me (sono troppo furbo, non la penso come loro, sono politicamente scorrettino ma solo ino, in fin dei conti è giusto eliminare chi la pensa così, ecc...)Mi raccomando: continuate così e nel caso ipotetico pensiate di poter essere lontanamente e dolosamente accomunati a questi eretici da bruciare con celerità, dissociatevi tutti e attendete di essere condannati a vostro turno per qualsiasi sogno, desiderio o pensiero non omologato dal grande fratello. Sogni d'oro! Il risveglio sarà orribile.

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